Capita spesso, anzi sempre, che nel raccontare di essere una pianista a qualcuno, quel qualcuno si stupisca, uomo o donna che sia... Circola un alone di strane convinzioni intorno al pianoforte...La verità è che la musica ti spinge a pensare e a cercare di capire cose nuove e particolari...è una sorta di catarsi alla ricerca di se stessi...e nella ricerca, non sempre facile, devi scontrarti col mondo delle sensazioni, delle emozioni e dei sentimenti...perchè tutto passa attraverso lo strumento.
Faccio un esempio..a seconda del mio umore...la musica che suono o compongo cambia tono...se sono depressa a livelli incredibili..anche un allegro di Mozart ha toni della marcia funebre di Chopin...Poi subentra la professionalità è chiaro e sei in grado di reggere un concerto anche nel più brutto dei momenti (ve l'assicuro io l'ho fatto!)...Ma la musica vera è quando sei a casa da sola col tuo pianoforte, unico compagno fedele, unica consolazione, che non ti abbandona mai e sa sempre come starti accanto...
Divagazione a parte la figura della pianista, e musicista classica si sta evolvendo radicalmente, no ci sono più schemi eccessivamente rigidi sul vestire e il muoversi ed essi si stanno adattando ad un'idea più moderna: la musicista del nuovo millennio...andate a leggere l'articolo...http://www.panorama.it/spettacoli/classica/articolo/ix1-A020001038853
Poi è chiaro che l'immaginazione comune ne risente...non che sia contraria anzi...era l'ora
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